martedì 22 gennaio 2013

DICONO DI ME...


Deborah Alcaras
“Tra Liberty ed Avanguardia”
Il puro sogno americano delle Pin-up
La fotografia, la scultura, la pittura, l’arte, esprimono se stessi. Si racconta un momento di vita, un momento dell’azione quotidiana attraverso un importantissimo filtro. Nel caso di Deborah Alcaras, attraverso il suo cuore. Questa è in sintesi la sua pittura! Il filtro che utilizza è composto, oltre che dalla sua innegabile esperienza di ritrattista, da un altro altresì innegabile senso per la vita. Tecnicamente la pittura ad olio di Deborah Alcaras si rifà vagamente al “Verismo Americano”; al fumetto di Elzie Crisler Segar, creatore di Popeye, il marinaio guercio Braccio di Ferro; ai fumetti e alla pittura di Edward Hopper, oppure alle immagini delle Pin-Up. Propriamente con la visione che traspare nei ritratti pittorici e fotografici degli anni ’40 delle Pin-up americane che Deborah Alcaras ha fissato il suo stile, invece delle sfumature ad aerografo o all’utilizzo di luci particolari come nella fotografia, Deborah utilizza la sua tecnica del “tirare” il colore sulla tela, sfumandolo, ottenendo quel risultato che appare nelle immagini che, negli anni ’40, venivano appese nelle stazioni di servizio e nelle case americane. Aggiungiamo simbologie moderne; tratti decisi; sfondi univoci, ultimamente neri, scuri, che enfatizzano il tratto deciso dei volti raffigurati nelle sue pitture. Tecnica e stile moderno, non completamente contemporaneo, con un sapore retrò ma con connotati unici ed estremamente giovanili. Sfumature leggere ed eleganti. Ricordiamo il film, “Dick Tracy”, diretto ed interpretato da Warren Beatty, dove ogni scena, ogni momento rappresenta il fumetto americano degli anni ’30 creato da Chester Gouldv. Prendiamo un fotogramma; una scena di quel film, e quello sembra il tratto della pittura di Deborah Alcaras. Uno storyboard immenso fatto da mille fotogrammi, da mille volti, da mille immagini che Deborah, attraverso le sue opere sa sapientemente descrivere. Volti moderni, di donne decise, di lavoratori, trattati con la delicatezza di chi sa affermare e narrare il senso della vita. Guardiamo gli occhi e le labbra dei suoi ritratti, centri focali dell’azione intrapresa dal soggetto nel “concedersi al ritratto”. Forti e decisi, enfatizzati, per fermare, anzi troncare, l’azione che compie il soggetto. Deborah Alcaras riesce appunto a troncarla, lasciando al sociale il compito di completarla. Un difetto? Una mancanza? Direi proprio di no! Dare la possibilità ad ogni amatore sapiente di completare l’azione, di perfezionare con la propria fantasia il ritratto accortamente “abbozzato” dall’artista. Insomma: “Puro Sogno”. Fermare il movimento con tecnica pittorica ma stile pubblicitario, potremmo chiamarlo “Tra Liberty ed Avanguardia”; anni ’40 naturalmente! Acquistare un’opera dell’Alcaras significa “Comprare l’Artista”, acquistare il senso che lei ha della vita. Il giocoso movimento che in ogni sua opera traspare, una sorta di finestra sulla sua meravigliosa anima, una finestra attraverso la quale esprime il suo cuore per mezzo degli occhi e le labbra dei suoi ritratti.
                                                                                                         P.B.
"Le amanti"

lunedì 14 gennaio 2013

La mia mostra personale (anno 2006) "Ardesie di Liguria"



La mia mostra personale (anno 2006) "Ardesie di Liguria"

La mia mostra personale (anno 2006),  ardesie dipinte a olio dedicate ai personaggi genovesi
Anno 2006  "Ardesie di Liguria"
"Nonna Rina di Boccadasse"

"Pescatore genovese"